Il pianista di quarta classe. Vite di Gioachino Rossini presenta uno spaccato del mondo del teatro d’opera del primo Ottocento e della Parigi al massimo del suo splendore a metà del secolo, insieme al ritratto di uno dei più grandi compositori italiani, ricostruito da Franco Di Leo sulla base di lettere, documenti e testimonianze di coloro che l’hanno conosciuto, frequentato e amato.
L’azione teatrale si immagina svolta fuori dal tempo in un ideale salotto di casa Rossini a Parigi, in cui si muovono, sorseggiando champagne e mangiando piccoli antipasti, lo stesso Rossini, il fedele amico Stendhal, la seconda moglie Olympe e, quasi a contrasto, la prima moglie Isabella. Scarna la scenografia: una poltrona, un tavolo su cui trovano posto cibi e bevande, tre sedie. I costumi riproducono abiti realmente indossati da Rossini e Olympe.
Compositore precoce e prolifico, Gioachino Rossini dopo aver trionfato in tutti i teatri d’opera europei si ritira a soli trentasette anni nel 1829. La sua prima vita, fatta di impegni frenetici, di brillanti composizioni scritte a poche ore dal debutto, di felici intuizioni teatrali che mandano in visibilio il pubblico termina a Parigi con il trionfo del Guglielmo Tell. Inizia la sua seconda vita, in compagnia della splendida Olympe Pélissier, la seconda moglie. Seguiranno quarant’anni di viaggi, serate culturali, composizioni per gli amici (ma non solo), feste gastronomiche, qualche momento triste e tanta, tanta ironia.
Olympe ripercorre in sogno la vita dell’uomo che ha appassionatamente amato per circa quarant’anni, raccontandone la vita dai primi anni fino ai trionfi parigini. Accanto a lei intervengono Rossini e Stendhal, per precisare fatti e aggiungere aneddoti, episodi divertenti o curiosi, il tutto con un garbato tocco di ironia o di commozione. Spesso il discorso tra i tre personaggi è interrotto dall’arrivo di Isabella Colbran, la prima moglie di Rossini, che puntualizza alcuni momenti della vita in comune con il maestro. L’azione termina con un ultimo saluto di Rossini a Olympe, seguito dalla commossa rievocazione degli ultimi momenti di vita e del funerale del compositore.
Interpreti: Andrea Broggi (Rossini), Federica Domestici (Olympe), Pier Sandro Passera (Stendhal), Patrizia Vissi (Isabella), Giuseppe Di Rocco (Vivazza)
Regia: Franco Di Leo
Atto unico, durata complessiva circa 90 minuti
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